Parco nazionale della Sila - Fioritura dei Narcisi

L'Ente Parco Nazionale della Sila gestisce alcune fra le zone più suggestive e selvagge della Regione con vaste e spendide foreste, distese su dolci altopiani, con emozionanti paesaggi protesi anche sul Pollino, sull'Aspromonte, sull'Etna, sulle assolate marine dello Jonio e sul mare Tirreno, nel quale, con le atmosfere terse, si rimane incantati nell'osservare l'imponente ergersi delle Eolie.

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Parco Nazionale della Sila - Lupi e Cervi della Sila

Dal punto di vista faunistico il lupo, che qui ha trovato uno degli ultimi rifugi nel periodo più nero per la specie intorno agli anni ’70, è tornato a rafforzare la sua presenza grazie ad una migliore protezione. Per ristabilire l’equilibrio naturale e ridurre il rischio di contatto fra il lupo e il bestiame domestico, sono stati avviati programmi di reintroduzione del capriolo, ormai presente in modo diffuso sulla Sila, e del cervo, che sta gradualmente rioccupando il territorio. Fra gli altri mammiferi presenti, si annovera la lepre, il tasso, il ghiro e il gatto selvatico.

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Parco Nazionale della Sila - Gola del Soleo

Tra il Monte Gariglione ed il Monte Femminamorta, di 1.723 metri, s'incunea la Gola del Soleo, così buia e scoscesa da essersi meritata il toponimo di Manca del Diavolo. Oggi oltre 73.000 ettari di superficie nel cuore dell'Altopiano della Sila sono protetti dall'istituzione del Parco Nazionale della Sila, al cui interno ricadono le riserve a salvaguardia degli antichi boschi primigeni quelle di Fallistro, Gariglione e Gallopane.

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Spezzano della Sila - Scorcio di Piazza Quattro Fontane

Cosi' viene indicata la piazza principale del paese, al centro di Via Roma. E' anche detta "Piazza 4 Fontane" o dei "Canali"

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Spezzano della Sila Scorcio di Piazza Quattro Fontane

Paese pedemontano della fascia presilana, situato ad una altitudine media di 870 slm e distante 15 km da Cosenza.
Del comune di Spezzano della Sila fanno parte anche le frazioni di Camigliatello Silano (12,13 km), Campo San Lorenzo (18,81 km), Colle Lungo (17,30 km), Croce di Magara (15,79 km), Cupone (23,82 km), Moccone (9,88 km), Molarotta (17,59 km).
Il paesaggio naturale è caratterizzato prevalentemente da boschi di castagno nella parte più bassa e da boschi di conifere e faggio nella parte più a monte.
Camigliatello Silano è noto come centro turistico e stazione sciistica.

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Castello Normanno-Svevo di Cosenza

La costruzione sorge sul colle più alto di Cosenza, il colle Pancrazio. Il primo nucleo del maniero probabilmente risale al X secolo, ad opera dei Saraceni. Le prime trasformazioni risalgono già ad epoca Noramanna, mentre rimangono molto evidenti le tracce lasciate dal sovrano Federico II di Svevia nel 1239, quando questi scrisse da Sarzana al Secreto di Messina ordinando i lavori di potenziamento delle fortificazioni. La pianta quadrangolare con torri sporgenti agli angoli, tipica di queste fortificazioni, è adattata alla natura del terreno abbastanza scosceso verso ovest. Delle quattro torri due sono a pianta quadrata e due a pianta ottagona. Delle due rimane abbastanza integra quella di sud-est, che insieme a quella di Enna è considerata un'anticipazione della tipologia dell'ottagono di Castel del Monte. Sembra che il maniero abbia ospitato il figlio di Federico, Enrico VII lo Sciancato, le cui spoglie riposano nel sarcofago romano ubicato nel Duomo di Cosenza.

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Convento di San Francesco di Paola di Spezzano della Sila

Nel 1456 Francesco lasciava Paterno per recarsi a Spezzano Grande, sempre in provincia di Cosenza (conosciuto anche come Spezzano della Sila). Paterno era triste di perdere per sempre l’uomo di Dio, anche se Francesco promise a tutti che sarebbe tornato; e infatti più volte tornerà a visitare i paternesi e i frati del convento. Spezzano accolse Francesco con gioia e ognuno di loro voleva toccare il saio e ricevere la sua benedizione. Tutti si sentivano sicuri perché avevano un protettore, un Santo. Per Spezzano Grande, Francesco ha rappresentato in dono di Dio, perch

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Parco Nazionale della Sila - Lunghe passeggiate a cavallo

L'Ente Parco Nazionale della Sila gestisce alcune fra le zone più suggestive e selvagge della Regione con vaste e spendide foreste, distese su dolci altopiani, con emozionanti paesaggi protesi anche sul Pollino, sull'Aspromonte, sull'Etna, sulle assolate marine dello Jonio e sul mare Tirreno, nel quale, con le atmosfere terse, si rimane incantati nell'osservare l'imponente ergersi delle Eolie.

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Chiesa di San Biagio di Spezzano della Sila

La Chiesa di S. Pietro (al catasto SS. Pietro e Paolo) è ubicata tra la fine di Corso Umberto I, l’ex Cappella Monaco, Via S. Pietro e Via S. Francesco. E’ molto antica. La prima notizia risale al 1425 come risulta dal Regesto Vaticano per la Calabria – vol. II nr. 9658 di P. Francesco Russo. Quando S. Francesco di Paola venne a Spezzano, intorno al 1450, fu ricevuto prima nella Chiesa di S. Biagio e poi, secondo alcuni autori, in quella di S. Pietro. Sulla terza arcata a destra della navata centrale si trova una targhetta marmorea con la data 1588. Altra iscrizione, illeggibile, si nota sulla facciata anteriore, si capisce solo la data 1559 (MDLIX USE NUSDBIC … C CIUSCNE SI EUSCONSE USFNC VI PETRI CONSECRAVIT OS ID NEVAMG AN FIRMAVIT). 

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Spezzano della Sila, Longobucco

La riserva è situata in posizione centrale sull’altopiano della Sila Grande su rocce in prevalenza granitiche. L’area occupa parte del bacino del torrente Cecita fino alla sua immissione nell’omonimo lago artificiale. La platea geologica è costituita esclusivamente da graniti che alterandosi danno origine a terreni sciolti, non molto fertili. Nonostante ciò possono essere considerati dei buoni suoli forestali. Il clima secondo il De Philippis è di tipo mediterraneo con inverni non troppo rigidi e estati non molto calde, ma siccitose.

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Chiesa di San Pietro - Spezzano della Sila

Il percorso religioso e artistico inizia con la chiesa matrice intitolata a San Pietro Apostolo e risalente al 1425 (stando al primo documento che ne attesta l’esistenza) la quale conserva, nell’invaso trinavato, decorazioni litiche e ad intarsi lignei opera di maestranze locali fiorenti in materia e, inoltre, un dipinto di dubbia attribuzione (secondo alcuni Cristoforo Santanna) raffigurante l’Adorazione dei Magi e due statue in legno dei santi Pietro e Paolo oltre ad altre opere settecentesche tra cui un meraviglioso pulpito ligneo intarsiato e dorato.

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Camigliatello Silano - Lago Cecita

Il lago di Cecita nel cuore della Sila Grande, è uno dei tre laghi artificiale della Sila, creato nel 1951 con una diga alta m 55 e ad una quota di m 1.143 s.l.m. E’ un invaso da 108 milioni circa di metri cubi d’acqua in quanto vi confluiscono i fiumi di Mucone, Vaccarizzi, Cecita che mediante condotti e gallerie vanno ad alimentare le centrali elettriche di Acri e Bisignano. Il lago Cecita risulta essere anche un sito di interesse archeologico sul quale si effettuano dalla Soprintendenza di riferimento importanti scavi archeologici. In attesa di un pubblicazione sull’archeologia Silana sono già note le notizie di un notevole insediamento preistorico e protostorico in quest’area con ritrovamenti di selce, ossidiana e buche di palo, ed una successiva fase di epoca greca con tracce di un Santuario e abitazioni di epoca romane.

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Sila Piccola - Valle del Tacina

Poter volgere lo sguardo all'orizzonte ed ammirare una vallata da sogno. Questo significa raggiungere la Valle del Tacina. Chiusa fra le dorsali di Timpone Morello e del Monte Scorciavuoi l'alta Valle del Tacina, che prende il nome dal fiume che ha qui le sue sorgenti, si svolge sinuosa fra dolci poggi e boschi imponenti. Nella parte iniziale della valle troviamo un laghetto artificiale di acqua cristallina caratterizzato dalla presenza di grosse trote fario e di varie specie di uccelli acquatici. Da qui parte il Tacina, all'inizio uno spumeggiante torrente montano con piccole pozze. Il centro della valle è occupato da grandi praterie mentre ai due lati, appena sopra abbiamo ampi boschi dove grandi faggi, pini larici e pioppi tremuli disegnano, nel loro combinarsi, armoniosi contrasti.

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Praia A Mare L'isola Di Dino E La Madonna Della Grotta

Praia a Mare, località a nord della Calabria, sulla dorsale tirrenica, lungo la riviera dei cedri, è uno dei più noti centri di vacanza in provincia di Cosenza, ad attirare i turisti è indubbiamente il mix venutosi a creare tra le bellezze naturalistiche del luogo e la capacità dell’uomo di sfruttare al meglio l’ambiente circostante senza però intervenire per modificarlo. La costa, che rispecchia a pieno l’ambientazione della tipica macchia mediterranea, offre delle spiagge con lunghe distese di sabbia finissima, contornate da scogli maestosi, questi scogli che si tuffano nel mare si innalzano a formare i monti che si ergono alle spalle del paesino.
L'isola di Dino è conosciuta per le famose grotte, che racchiuse nella roccia sono molto caratteristiche per i giochi di luce creati dall’acqua del mare e dai raggi solari che riflettono sui stalattiti e sugli stalagmiti.

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Sila, Montescuro, località La Pagliara

Sila – Altopiano della Sila, Parco Nazionale della Sila. Camigliatello Silano, Parco Nazionale della Sila, Lago Cecita, Lorica, Villaggio Palumbo, Villaggio Mancuso, Lago Arvo, Lago Ampollino, Abbazia di Giocchino da Fiore, i Lupi e i Briganti della Sila, sono solo alcuni dei termini che evocano la straordinaria storia di questo territorio assai simile alla nostra idea di Paradiso. La tradizione vuole che Dante Alighieri in fuga dalla sua città, abbia trovato rifugio presso una Famiglia di Templari e rosacrociani e conosciuto grazie a loro la “Silva oscura” (Montescuro) che ispirò la Divina Commedia. Anche il Paradiso prese la forma sale di una Rosa poiché i Rosacrociani rappresentarono concretamente la via della sua Salvezza e aprirono il suo cuore alle verità sue ed esistenziali.

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Spezzano della Sila

Paese pedemontano della fascia presilana, situato ad una altitudine media di 870 slm e distante 15 km da Cosenza.
Del comune di Spezzano della Sila fanno parte anche le frazioni di Camigliatello Silano (12,13 km), Campo San Lorenzo (18,81 km), Colle Lungo (17,30 km), Croce di Magara (15,79 km), Cupone (23,82 km), Moccone (9,88 km), Molarotta (17,59 km).
Il paesaggio naturale è caratterizzato prevalentemente da boschi di castagno nella parte più bassa e da boschi di conifere e faggio nella parte più a monte.
Camigliatello Silano è noto come centro turistico e stazione sciistica.

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Spezzano della Sila

Paese pedemontano della fascia presilana, situato ad una altitudine media di 870 slm e distante 15 km da Cosenza.
Del comune di Spezzano della Sila fanno parte anche le frazioni di Camigliatello Silano (12,13 km), Campo San Lorenzo (18,81 km), Colle Lungo (17,30 km), Croce di Magara (15,79 km), Cupone (23,82 km), Moccone (9,88 km), Molarotta (17,59 km).
Il paesaggio naturale è caratterizzato prevalentemente da boschi di castagno nella parte più bassa e da boschi di conifere e faggio nella parte più a monte.
Camigliatello Silano è noto come centro turistico e stazione sciistica.

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Santuario di San Francesco di Paola

Posta sulla riva nord del fiume Crati, su Corso Plebiscito, in posizione strategica di collegamento della zona antica della città con la città nuova, l’ex Caserma Domenico Moro, oggi sede dell’Archivio di Stato di Cosenza, è un complesso monumentale di origine conventuale la cui fondazione risale al 10 febbraio 1510 ad opera dei Paolotti detti Minimi di San Francesco di Paola, sotto il Provincialato di Padre Bernardino da Cropalati, compagno e confessore del Santo. Riguardo alle scarsissime notizie storiche sulla fondazione della Chiesa e Convento di S. Francesco di Paola a Cosenza, si riporta qualche breve stralcio di quanto descritto nella “Cronaca del Bosco”, manoscritto non datato, conservato presso la Biblioteca Civica di Cosenza.

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Spezzano della Sila

Paese pedemontano della fascia presilana, situato ad una altitudine media di 870 slm e distante 15 km da Cosenza.
Del comune di Spezzano della Sila fanno parte anche le frazioni di Camigliatello Silano (12,13 km), Campo San Lorenzo (18,81 km), Colle Lungo (17,30 km), Croce di Magara (15,79 km), Cupone (23,82 km), Moccone (9,88 km), Molarotta (17,59 km).
Il paesaggio naturale è caratterizzato prevalentemente da boschi di castagno nella parte più bassa e da boschi di conifere e faggio nella parte più a monte.
Camigliatello Silano è noto come centro turistico e stazione sciistica.

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Le Castella - frazione di Isola di Capo Rizzuto

Il Castello Aragonese di Le Castella, che si trova nel comune di Isola di Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, è una delle rocche più belle e famose della Calabria. Posto lungo la costa ionica, questo castello è stato edificato nel 204 a.C., quando il condottiero Annibale soggiornò in questa zona e fu abitato da Arabi e Aragonesi. La particolarità, e punto di forza, di Le Castella è la posizione: arroccato su un isolotto collegato alla costa da un sottile lembo di terra, questa costruzione sembra emergere dal mare come una dea.
Anticamente Le Castella non era l’unico castello della zona, e il nome al plurale sta proprio ad indicare che le fortificazioni erano più di una. L’isola-fortezza di Le Castella è completamente visitabile, e al suo interno si possono ammirare una scala a chiocciola in pietra e i camminamenti di ronda.

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Bed and Breakfast - Le stagioni

Il tema delle stagioni, da cui prende il nome la struttura, deriva da un binomio ideale tra le stagioni con il loro clima ed il percorso naturalistico, che si può ammirare nell’attraversare questo territorio, con le sue variazioni del paesaggio.

Il B & B “Le Stagioni” si trova a Spezzano della Sila gradevole paese della Presila, in provincia di Cosenza. Ad una altitudine di 870 metri s.l.m. si contraddistingue per la posizione strategica, attraversato dalla strada statale 107 Paola - Crotone, dista 20 km da Camigliatello Silano Frazione di Spezzano e località turistica dell’Altopiano Silano, e 13 km da Cosenza.
In poco tempo si può raggiungere sia l’alta montagna che le spiagge del Tirreno e dello Ionio.

INVERNO: le bellezze naturali della Sila Grande (“Selva” per gli antichi Romani) dalle rigogliose e lussureggianti foreste di conifere, il Parco Nazionale, i pini secolari, il lago Cecita, le piste da sci…..

AUTUNNO: via via scendendo nella Presila, i castagneti e gli uliveti….

PRIMAVERA: e giù nella vallata attraversata da due fiumi in cui sorge Cosenza (“Consentia”) città ricca di storia e cultura, il Duomo con la tomba di Isabella di Aragona, il mito del tesoro di Alarico re dei Visigoti …..


ESTATE: 
sino ad arrivare al mare del Tirreno che lambisce le coste di quella che fù l’antica e maestosa Magna Grecia